Sono stata un Pagliaio Pendolare, a fasi alterne, per più di 10 anni della mia vita.
Un’esperienza che ha lasciato il segno.
Ecco come il Pagliaio raccontava la sua condizione di pendolare, nel lontano 2005.
“Riuscite a vederli, quelli come noi, romantici spaventapasseri dallo sguardo spento e le mani in tasca? Noi, piantati un po’ sghembi sul ciglio di un marciapiede nei pressi di un binario qualunque, noi sempre in attesa di destini da compiersi… …Soldati senza congedo. Siamo noi e siamo qui, all’alba come al tramonto, ineluttabilmente incubiamo con amore le nostre nevrosi, manie, compulsioni, a volte in branchi, più spesso in solitudine. Noi, che combattiamo la guerra dalle trincee in movimento, chiudiamo gli occhi all’insulto del vento e rincorriamo l’ombra di una coincidenza perduta, siamo la metafora della vita e gridiamo in silenzio la nostra rabbia.
Noi che agitiamo pugni e scuotiamo tibie al monolitico Moloch di un locomotore immoto,
Noi, martiri dai mille volti, siamo mimesi e nemesi di noi stessi, militi ignoti, stipati, derisi… siamo il sonno e la veglia, guardateci negli occhi: il nostro supplizio non avrà fine. Siamo noi, i Pendolari di una tratta dimenticata, opliti in ferma eterna, quelli che non si aspettano una pira commemorativa alla fine del viaggio. Ma solo, forse, un calcio nel culo.”
Tutta ‘sta solarità valeva la pena di essere convogliata, passatemi il termine, in una sezione ad hoc… ed ecco a voi “La sottile linea gialla”!
ahahahahah…effettivamente qualche rito sacrificale potevamo farlo 😉
Il Pagliaio sacrificava soltanto tramezzini, patatine al gorgonzola e briochine… per questo soffriva!;-)
Boia can! quanta vita sprecata su quei @*#£$!! di treni. Condivisione di sudore, sangue e batteri vari. Basta UNO col raffreddore e se lo beccano tutti sul vagone, e dopo due stazioni arriva ovunque. Fortuna che abbiamo ancora gli anticorpi della peste nera del ‘300. Fossimo Indios saremmo già tutti morti.
🙂 Ecco, ti rimando giusto al post fresco fresco sull’ipocondria…
…da qualche parte sarà venuta fuori no?!?
Però devo dire che viaggiare in treno un po’ mi manca. E’ difficile da spiegare.
Penso che rifletterò su questo con qualche storiella 😉
Eh, forse un po’ anche a me, ma solo il viaggio in treno, mica le ore di stazione e transiti sotto pioggia o solleone. Quelle non mi mancano proprio!
Certo sul treno si possono anche incontrare persone interessanti 😜
Il destino prende vie strane. Talvolta, passano anche attraverso i binari. 😉